Vittorio Veneto (TV) - 04.08.1936
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Incisore. Pratica l’attività calcografica dal 1982, prediligendo prevalentemente le tecniche dell’acquaforte, acquatinta, vernice molle e puntasecca. Ha realizzato 985 matrici, mediamente 28 all’anno. Stampa in proprio. Dal 1987 ha allestito 56 personali e 178 collettive.
L’opera grafica di Nives Cais si svolge sotto il segno della grazia e della leggerezza. Scaturisce da uno sguardo che si apre con stupore sul mondo e ne resta soggiogato. Più o meno segretamente custodita, la bellezza delle cose è già tutta dentro loro: nella loro forma. Si tratta di trascriverla e rivelarla passando attraverso l’umile e sublime travaglio della tecnica che si fa linguaggio. Un lavoro che pare possa avvenire soltanto lontano dai clamori delle mode, avvolto in un suo delicato silenzio, dentro gli orizzonti di un amore artigianale per l’opera fatta ad arte che celebra, come in una sorta di cantico, l’universo quotidiano delle cose semplici.
Il lavoro di Nives Cais raggiunge i suoi vertici espressivi nella puntasecca dove la rarefatta purezza del segno delinea in un leggerissimo e vellutato chiaroscuro i fragili corpi delle cose. Lo sguardo isola nello spazio vuoto, facendoli assoluti, tratti di natura colti e valorizzati come presenze epifaniche: pannocchie, carline, cardi, fiori, frutti. Qui, più che altrove, l’adesione al mondo agreste è pervasa da una crepuscolare malinconia. Come se dentro si sentisse il soffio e la voce dell’elegia, la lastra sembra incisa dalla coscienza che l’armonia del creato appartiene sempre più alla dimensione perduta della storia. L’incanto delle sue incisioni viene dalla tensione tra questa percezione e la reattiva volontà di tenere in vita qualcosa che, si sente, rischia di estinguersi.
Luciano De Giusti